ALA’ DEI SARDI: Sos Nurattolos

IMPORTANTE:

Norme di comportamento da tenersi durante le escursioni: ogni componente del gruppo durante l’ escursione deve stare sempre dietro il capofila indicato al momento della partenza  e ne deve seguire scrupolosamente le indicazioni; chi ha necessità di fermarsi, di allontanarsi o di anticipare il suo rientro, qualunque sia il motivo, deve immancabilmente informare uno degli organizzatori.      In caso di incidente o malore di un escursionista tutti i componenti del gruppo sono tenuti a dare una mano  per prestare soccorso.  Si  tratta di regole basilari per garantire la sicurezza di tutti ed inderogabili per il regolare svolgimento del programma escursionistico che ci siamo dati.

Lunedì 25 aprile escursione n. 8:

ALA’ DEI SARDI: SOS NURATTOLOS

Programma della giornata:

  • ore 08.30: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 09.15: raduno ad Alà Dei Sardi, lungo la strada principale e trasferimento in auto per circa 7 km sulla strada che porta al monte che domina il paese
  • ore 13,oo : fine escursione e rientro in auto a Bitti: pranzo presso uno dei punti di ristoro allestiti per “Cortes de veranu” e di pomeriggio visita alle “corti”.

 Percorso A/R         Durata: circa ore 3.00   Grado di difficoltà:T (turistico) (che cosa significa?).

Descrizione :    “Il complesso nuragico di Sos Nurattolos, scoperto circa quarant’anni fa, è costituito da una fonte sacra, da un piccolo tempio a megaron, e da alcune capanne, ed è databile tra il 1600 e il 900 a.C. La fonte sacra, situata all’interno di un cortile circolare di forma irregolare dotato di accesso laterale a gradini, è caratterizzato da una pianta rettangolare con facciata in antis, cella principale con panche in muratura alle pareti e vano del pozzo circolare con copertura a tholos ancora intatta, mentre il retro è absidato. All’interno del cortile troviamo anche una capanna circolare in muratura, probabilmente un locale di servizio relativo alle attività cultuali.
Continuando a salire verso il tempio a megaron, si trova una grande capanna circolare dotata anch’essa di un vano rettangolare di ingresso prospicente alla camera circolare.    Infine si giunge al tempio a megaron, con pianta rettangolare a pareti laterali aggettanti (ad ante) sia sulla facciata principale che sul retro e che conservano ancora oggi un’altezza notevole. Il tempietto è circondato da un recinto ellittico che include anche una struttura muraria costituita da due ambienti circolari tangenti, uno inscritto dentro l’altro, che forse si possono interpretare come i recinti dove stavano gli animali da sacrificare, o il luogo dove si consultavano gli oracoli: infatti essi potrebbero simboleggiare la coppia divina Sole-Luna durante un’eclissi parziale di sole, (qualcosa di simile si trova anche vicino al nuraghe Sant’Antine a Torralba). Questo tempio a megaron, anche se di piccole dimensioni, trova un confronto stringente nel maggiore esempio del tipo in Sardegna, Sa Domu de Orgia ad Esterzili (NU), anch’esso circondato da un recinto ellissoidale. Vicinissima al tempietto c’è una costruzione circolare, non una capanna ma probabilmente un altro ambiente adibito al culto. Nelle vicinanze è stata trovata anche una grande capanna dotata di un sedile alla base della parete, come quelli posti nelle cosiddette “Capanne delle riunioni” (ad esempio a Santa Cristina di Paulilatino (OR))” .