SINISCOLA: da Capo Comino verso Berchida

Domenica 11 marzo  escursione n. 7 (in sostituzione della escursione a Bolotana):

SINISCOLA: da Capo Comino a Berchida

Programma della giornata:

  • ore 08.30: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 08.50: raduno al Sologo presso macello Goddi;
  • ore 09.40: raduno nel piazzale antistante il faro di Capo Comino.

 Percorso a piedi:         Si sale al vecchio faro da dove si prosegue in cresta in direzione di Berchida camminando su sterrato, su sentiero ben tracciato e sulla fascia parafuoco all’andata e sulla spiaggia o sulla strada carrabile lungo la costa  al rientro.  Percorso ad anello.  Lunghezza circa 15  km. adattabili alle esigenze del gruppo.  Dislivello circa 400 m.  Durata circa ore 5.00   Grado di difficoltà: T/E  (turistico/escursionistico) (che cosa significa?).

Cosa andiamo a vedere:     

Capo Comino: <<Deve la sua fama alla lunga spiaggia di sabbia bianca e finissima, alle cui spalle si trovano le più grandi dune della costa orientale sarda; a sud il paesaggio cambia, presentando una costa rocciosa alla cui estremità orientale è situato il faro[1], in prossimità del capo da cui prende nome l’intera zona.

L’area è di grande interesse naturalistico e le spiagge, i fondali e l’acqua cristallina ne fanno una rinomata attrazione turistica, nonostante la presenza di foglie di posidonia spiaggiate; proprio la perfetta conservazione del sistema dunale l’ha resa lo scenario selvaggio ideale per l’ambientazione di diversi film.>>

Vecchio faro:  <<Situato sull’omonimo promontorio, è costituito da un edificio intonacato di bianco, di forma quadrangolare a tre piani. Costruito nel 1903 fu attivato dalla Regia Marina nel 1925….il faro potrà avere un futuro da polo ambientale
Il panorama è mozzafiato. Butti lo sguardo dal faro di Capo Comino, a Punta Artora, e gli occhi si spalancano su uno dei tratti costieri più belli del Mediterraneo, incastonato in un’oasi naturalistica che, non a caso, è stata decretata Sito di interesse comunitario. Per il vecchio faro, così, il futuro si concretizza sempre più in ambito ecologico. La struttura, restaurata di tutto punto negli ultimi anni, si prepara a diventare un polo ambientale d’eccellenza.>>

Berchida: << La spiaggia, nota per la sua bellezza, è caratterizzata da valori bassi o assenti dei principali inquinanti oggetto di valutazione per la purezza dei mari[1].   La spiaggia agisce, tra l’altro, da barriera al rio Berchida, creando l’omonimo stagno riccamente popolato di specie animali, alcune delle quali piuttosto rare[2]. Lo stagno è fonte di abbeveramento per le mandrie di bovini e ovini che pascolano nella zona, e frequentano la spiaggia nei mesi più freddi. Nelle colline che circondano la spiaggia sono presenti due cantieri forestali dell’Ente foreste della Sardegna, impegnati nel rimboschimento dei terreni[3] a seguito di incendi che nel passato hanno devastato la foresta un tempo esistente[4]. Nella vallata alle spalle della spiaggia sono presenti due insediamenti di epoca nuragica: il nuraghe monotorre Conca Umosa ed il nuraghe Paule ‘e Luca[5]. Nella stessa vallata sono presenti i resti del villaggio medievale di Rempellos[6>>