BITTI: Crastazza, anello intorno a Preta Orteddu

Escursione n. 4 autunno 2021

Per DOMENICA 21 NOVEMBRE il Gruppo Su Golostiu propone un percorso naturalistico nel territorio di Crastazza. Guideranno il gruppo gli allievi/tirocinanti golostiani che prenderanno parte alla escursione.  Per esigenze organizzative è richiesta l’adesione entro venerdì 19 novembre.

BITTI: Crastazza, anello intorno a Preta Orteddu

Programma della giornata:

  • ore 8,45: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 09,20: raduno alla Porta del Parco, all’incrocio della Bitti-Mamone con la SP 50 (a 300 m dalla porta carraia del carcere); 
  • ore 9,30: inizio camminata.                                                                                        

In auto: dal raduno presso la Porta del Parco si prosegue incolonnati fino al cancello d’ingresso al bosco di Crastazza ove le auto saranno lasciate in sosta.

A piedi: Lunghezza percorso: circa 8 km.  Dislivello positivo e negativo: quasi 300 m.

Altitudine minima 706 m e massima 971. Percorso ad anello con grado di difficoltà T (turistico).   Si snoda interamente su sterrato all’andata e su mulattiera ben tracciata al rientro con unica difficoltà la risalita di 50 metri in cima a Su Nodu de Preta Orteddu ove si rende necessario aiutarsi con le mani per maggiore sicurezza; questo tratto è facoltativo, chi ritiene il passaggio difficoltoso può approfittare per una breve sosta di recupero; si tratta di camminare sul calcareo per cui se la roccia è bagnata si rinuncia.  La fine dell’escursione è prevista intorno alle 15.30, tempo in cammino 4 ore e mezza.

Eventuali vie di fuga: dal Centro Servizi Cantiere.  Non vi sono punti esposti e/o aerei.

 Cosa andiamo a vedere:

L’ escursione si sviluppa interamente all’interno del Parco Tepilora, nella area del territorio di Bitti detta Crastazza. Presso il Centro Servizi Cantiere Crastazza  è possibile approvvigionarsi di un’ottima acqua potabile proveniente direttamente dal roccione di Preta Orteddu (circa una settimana fa è stata fatta l’analisi batteriologica che ha garantito la potabilità).   La camminata ha inizio dal cancello di Crastazza, dopo appena 500 m ci si ritrova ai piedi di Su Nodu de Preta Orteddu, un roccione calcareo in perfetto stile Dolomiti. Salendo in cima con molta cautela per un tratto piuttosto ripido di circa 50 metri è possibile godere di un panorama stupendo che abbraccia gran parte del lato nordorientale della Sardegna individuata come Gallura e, se non c’è foschia, fino alla Corsica.

Tutto il percorso si snoda dentro un fitto bosco di conifere che gradatamente l’Azienda Forestas punta a sostituire con vegetazione autoctona. Dopo ogni curvone è possibile godere di panorami immensi che spaziano fino al lago di Posada ed a quella parte della costa orientale sarda prospicente l’alta Baronia. Sullo sfondo si intravede il monte Tepilora che dà il nome al Parco, sul versante opposto la piccola frazione di Sa Preta Bianca, la cima di monte Nieddu tra Padru e San Teodoro, l’isola di Tavolara.    Dopo 4/5 Km si raggiunge il rifugio abbandonato, già abitazione del custode del bosco quando la proprietà era privata, per deviare a destra per circa un km tra andata e ritorno.  Da questo momento in poi si consiglia di effettuare gli spostamenti nel massimo silenzio per avere la possibilità di avvistare i mufloni.  Ci si può affacciare per osservare la vallata di Su Burgu ed a 100 metri la voliera dove sono state allevate le aquile del Bonelli per favorirne il ripopolamento.  

Ancora 800 metri per raggiungere l’aria di sosta per il pranzo e poter osservare la ricostruzione in sezione del cumulo di legname per la produzione del carbone.  Il rientro avverrà sul sentiero che dall’aria di sosta riporta ai piedi di Preta Orteddu ed infine alle auto.

  Regolamento di partecipazione e protocollo Covid 19

  Per la tranquillità e la sicurezza di tutti è d’obbligo mantenere il distanziamento durante tutte le fasi dell’escursione e utilizzare la mascherina in caso di rapporto ravvicinato tra persone non conviventi: l’escursione è aperta a tutti coloro che sono in possesso del Green Pass o che abbiano effettuato un  tampone entro le 48 ore antecedenti.           

Gli organizzatori hanno il compito di guidare il gruppo in sicurezza e pertanto hanno titolo per verificare che ogni partecipante abbia idonea attrezzatura ed abbigliamento da trekking, in particolare scarponi adeguati, e le dotazioni anticovid idonee minime previste.

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

In caso di condizioni metereologiche avverse l’escursione sarà rinviata e i partecipanti verranno avvertiti preventivamente.