OLIENA: Voragine di Tiscali, Sa Nurre de Su Hoda

Escursione n. 11/2019

Per DOMENICA  09 GIUGNO il Gruppo Su Golostiu propone la escursione:

OLIENA: Voragine di Tiscali,  Sa Nurre de su Hoda

Programma della giornata:

  • ore 08.00: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 08.20: raduno al  Sologo,  fronte macello Goddi;
  • ore 09,00: raduno presso piazzale Su Gologone incrocio per Lanaitho.

Percorso in auto: I soci radunati al Sologo proseguono in auto in direzione Dorgali fino all’incrocio con la  SS 129 dove si svolta a destra  e si procede fino all’incrocio per Oliena ed alla SP 46 seguendo l’indicazione Lanaittu/Su Gologone.  Con i soci nuoresi ci si ritrova presso il piazzale vicino alla fonte Su Gologone.  Si procede tutti assieme sino al punto di sosta delle auto ai piedi del vallone Troccos de Corrojos.

Percorso a piedi: : MATTINA: grado di difficoltà E (escursionistico) (che cosa significa?), lunghezza del percorso A/R circa 5  km (mattina e sera); dislivello circa 110 m.  Altitudine al punto di partenza: 170 m; altitudine massima: 284 m. Durata: circa ore 3.00; per arrivare alla grotta si percorre una mulattiera in mezzo alla macchia mediterranea a tratti su roccia,  a tratti su sterrato ed a tratti su pietrame (primo tratto del sentiero che porta  a Su Suercone). POMERIGGIO: ci si sposta con le auto vicino alla casermetta (spaccio) nella vallata stessa di Lanaitho; al momento non si sa se sarà possibile visitare Sa  Sedda ‘e Sos Carros (non è stato rinnovato l’incarico alla guida) in caso contrario si potrà visitare l’imboccatura delle grotte Sa Oche e Su Ventu: si raggiungono facilmente facendo un percorso di alcune centinaia di metri.

SI CONSIGLIA   DI PORTARE UNA PILA PER L’INGRESSO NELLA GROTTA,  CHI LO POSSIEDE ANCHE UN CASCHETTO PER QUALCHE PASSAGGIO  BASSO A MEZZA ALTEZZA DENTRO LA GROTTA, UNA FELPA PER UNA EVENTUALE TEMPERATURA INFERIORE RISPETTO  A QUELLA ESTERNA.  Tenuta da trekking .

Cosa andiamo a vedere: Matteo Cara: “Dal posteggio si comincia a salire per la sterrata che si trova sulla destra, in ripida pendenza. Appena questa termina, si imbocca una evidente mulattiera che prosegue in mezzo ai campi solcati e sotto grossi ginepri, con bella vista sulle pareti che da occidente chiudono la valle di Lanaitho. La salita si addolcisce in prossimità di un grosso leccio e di una svolta del sentiero, dalla quale si gode di una bella visuale del monte Tiscali, a sinistra, e della gola di Troccos de Corojos, proprio sotto i piedi dell’escursionista. Si piega a destra, sempre su mulattiera, tenendo d’occhio la sinistra del sentiero al culmine di una salitina per imboccare un sentierino che, a quota 250 circa, si stacca dalla mulattiera principale. Lo si imbocca, proseguendo così in direzione sud, in leggera salita sempre su mulattiera interrotta ogni tanto dagli spiazzi delle aie carbonili. Il sentiero si affaccia nuovamente sulla gola di Corojos, verso la quale si comincia a scendere con stretti tornantini e poi per una lunga placca inclinata sulla quale, per agevolare il passaggio, sono stati infissi dei tronchi e delle pietre che sorreggono il passo. Si giunge così nel fondovalle e lo si inizia a risalire, tra alti lecci e pareti rocciose, per alcune centinaia di metri. Sulla sinistra, presso un focolare ed alcune panche di pietra poste sul fondovalle, si intuisce un piccolo grottino: vi si avvicina, percependo distintamente l’altio della grotta. Per proseguire, sono indispensabili i caschi e le lampade normalmente usate per la pratica speleologica. Si sale al grottino, noto anche come Sa ‘Onhedda ‘e Sa Chessa, superando un cancello di ferro sempre aperto e proseguendo nell’unica sala che va a chiudersi sul fondo, dove si incontra un cunicolo alto circa 1,20m. Lo si percorre per circa 50-60 metri, fino a sbucare sul fondo di una sala enorme: si è arrivati al “pavimento” della Nurre de Su Hoda, nota anche erroneamente come Voragine di Tiscali. È in questa sala che si compie la magia: nel periodo dell’anno che va da maggio a settembre, intorno a mezzogiorno, dalla bocca della voragine, posta oltre 90 metri più in alto, si infila un esile raggio di luce, che si ingrandisce lentamente fino a illuminare a giorno tutta la voragine per scomparire dopo un breve viaggio nella voragine. Sebbene questo sia sicuramente il fenomeno di maggior fascino nella grotta, essa stessa è molto bella da visitare, in particolare le gallerie che si trovano a sinistra dell’ingresso, ma occorre avere pratica di esplorazioni in grotta per muoversi in sicurezza. Il rientro avviene poi per la stessa via.”

Pranzo al sacco a cura dei partecipanti.

 Rientro previsto: ore 17.00.

In caso di maltempo l’escursione sarà sospesa.