FONNI: Correboi, Monte Arbu

Escursione n. —/2023

Per DOMENICA 25 GIUGNO il Gruppo Su Golostiu è invitato a partecipare ad un percorso naturalistico, storico, archeologico, culturale proposto dalla Sez. CAI di Nuoro.  Per esigenze organizzative è richiesta l’adesione entro venerdì  22.

FONNI: Correboi, Monte Arbu

Programma della giornata:

  • ore 7,30: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 8,05: raduno presso rifornitore  “Ajò caffè”, sulla ss 389 dopo la galleria di Prato Sardo
  • ore 9,00: raduno al passo di Correboi;

In auto: dalla SP 73 alla SS 131, SS 389 variante, SP 2, (SP 69).

I dati dell’escursione sono indicati nella locandina predisposta dal CAI

GIORNATA NAZIONALE SENTIERO ITALIA

25 GIUGNO 2023 CORR ’E BOI “SULLE TRACCE DI QUINTINO SELLA”

CAI SARDEGNA- AGENZIA REGIONALE FORESTAS- COMUNI FONNI-ORGOSOLO-VILLAGRANDE. SEZIONI CAI CAGLIARI, SASSARI, NUORO, ORISTANO.

ESCURSIONE PER I SOCI CAI APERTA ALLA PARTECIPAZIONE LIBERA

NOTE TECNICHE:

 Appuntamento ore 9.00 al passo di Corr ’e boi, vecchia strada per l’Ogliastra. Brevi comunicazioni sul significato della giornata, avvio escursione verso la cima Mont’Arbu. Parcheggio disponibile negli spiazzi e ai bordi della strada non particolarmente frequentata.

Coordinamento: componenti CDR, ARD, Soci CAI -Nuoro.

Durata 5 ore, pause pasto e foto comprese, 10 km circa, 200 m di dislivello complessivo, difficoltà E, ottimo piano di calpestio, presente la segnaletica orizzontale.  Conclusione verso le 15.30. Spostamento, cinque minuti scarsi di auto, al centro servizi “Gremanu”, con l’accoglienza del comune di Fonni e la partecipazione dei comuni di Orgosolo e Villagrande. Gratitudine ai sindaci che hanno offerto la generosa adesione. Riflessioni condivise sui temi: ambiente, rete escursionistica, aree e comunità dell’interno. ( 101° Congresso nazionale CAI).

Motivazioni culturali:                          

 GIORNATA NAZIONALE SENTIERO ITALIA CAI

“Il tempo era splendido, la strada ottima, i cavalli buonissimi. Sella era radiante per quelle alture sinuose dalle quali si offrivano allo sguardo. Panorami sempre differenti, nuovi, pieni di carattere locale, tanto diverso dai paesaggi del continente….Questa parte centrale della Sardegna è specialmente affetta alla pastorizia. E la pastorizia non è certo l’occupazione umana più appropriata allo sviluppo dell’istruzione e della moralità…….La nostra comitiva tirò innanzi senza banditi, non però senza carabinieri, fino al giogo di Corr’e boi…l’antica casa della Direzione della miniera già in gran parte cadente…I lavori di estrazione erano stati condotti da una società di Marsiglia. Ed io ricordo melanconicamente le due collezioni, realmente inaspettate per la località, che mostrava ai rari ingegneri passanti, il direttore della miniera… Quella delle pipe e quella dei vini francesi.. dal Chambertin allo Champagne, ci parevano un sogno, una fantasmagoria su quella deserta pendice di Correboi”. ( Eugenio Marchese- Quintino Sella in Sardegna).

 “Correboi miniera, produzione dal 1854-1864: quintali: 24411, Pb 65, Ag 30. Valore in lire: 287.151. Quintino Sella: Relazione alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta 1869).

                     GIORNATA NAZIONALE SENTIERO ITALIA CAI

                                         25 GIUGNO 2023

Cai Sardegna sceglie il tratto di Sentiero Italia per la Giornata nazionale del 25 Giugno. Sceglie Correboi, sulle tracce del fondatore del Club Alpino. Quintino Sella passò sotto i rocciai di Monte Bruttu nel 1869. Commissione d’Inchiesta sulle condizioni “Economiche e Morali” della Sardegna. Il suo aiutante giovane ingegnere Eugenio Marchese tenne un meticoloso diario. Parole come le pietre ferrose, di cisto, di glenda, galena, piombo argento, tipiche del luogo.  Tratto di SICAI, Identico oggi il paesaggio come sotto lo sguardo di Eugenio Marchese. Cancelletto in legno, modesto ma efficace, con il pano di calpestio ben allestito dagli operatori Forestas e con le bandierine di continuità che danno certezze. Il maestrale impetuoso qui scuote lecci, querce, sentimenti e pensieri. Da Monte Bruttu , Predas Longas, Nodu e Littipori, il sentiero aggrappa la montagna sempre più spoglia, esposta ai freddi della primavera  incerta. Sotto il valico di Janna ‘e Monte, verso Monte Arbu. Si spalancano i panorami di Barbagia e Ogliastra. Il filo ci lega a Fonni. Il Sentiero Italia, arriva qui dal Supramonte Orgolese, continua la sua strada verso Separadorgiu, Genna Duio e il Gennargentu. Sella insegue Lamarmora, suo maestro. Noi davanti e in lontananza, quando sopravvivono  lingue di neve, vediamo le punte di Corra Cherbina, Punta e s’Abile e la sentinella d’Ogliastra che compare e scompare, Perda Liana. Mufloni in corsa sfrenata sulle pendici, torrenti alimentate dalla neve, maestose querce piegate dal loro tempo secolare, distesa di rosa e monte che tarda a sbocciare. E i segni del lavoro duro con le pietre dei cuiles di Sos de Didiana e Sos Ghidileddos. Un segmento che il 25 Giugno ci legherà ai 7000 chilometri di Sentiero Italia, da Santa Teresa di Gallura a Trieste.

Il Centro Servizi è adiacente ad uno dei siti nuragici più suggestivi della Sardegna. Una giovane archeologa di Fonni ha la disponibilità di fare da guida per chi volesse immergersi nelle architetture della nostra preistoria a Gremanu:

“Gli architetti nuragici di Gremanu”

Un complesso di fonti con l’unico esempio conosciuto di acquedotto di età Nuragica. Pascoli estesi, rigogliosi boschi residui di roverella, acque limpide nelle valli. Paesaggio agropastorale che fà da cornice allo straordinario complesso nuragico in località Gremanu o Madau, in agro di Fonni. A monte le fonti e i pozzi per la raccolta delle acque, a valle una serie di templi con abitato. Vicino la vasta necropoli con le tombe di gigante. Il tutto vissuto tra il XV e il IX secolo AC. Ettari interessati sino al passo Caravai 1118 m. Di grande interesse il tempio circolare a forma di nuraghe riportato in luce tra le indagini del Sito. Un muro interno delimita l’area del tempio. Suppongono gli archeologi che venissero praticate operazioni di fusione del piombo, con il focolare a temperature 327,4° Celsius, per le offerte votive, le cui tracce sono ancora visibili. Per fissare spade e bronzi figurati, sparse  basi di pietra con fori che ancora conservano le piccole colate di piombo. Richiamo alle miniere, alla estrazione dei minerali e al passaggio, molti secoli dopo, di Quintino sella.

La Casa della Direzione

  “L’antica casa della Direzione, già in gran parte cadente, da poco tempo aveva eziandio subìto la sorte di un incendio. In un angolo screpolato del fabbricato, quei due o tre romiti minatori avevano ricavato un paio di camere nelle quali vivevano rifugiati tra il fumo e il freddo. E questa era tutta la risorsa che ci si presentasse per dormire in quella notte, il Sella, il sotto-prefetto, gli amici, i carabinieri la guida e il mirmidone”. Non lontano dal nostro sentiero Italia Cai. Proponiamo oggi all’Agenzia Forestas e ai sindaci la bretella di collegamento tra quella storia scolpita ancora sui muri cadenti e il Sentiero. 25 Giugno 2023, per lasciare la nostra impronta.