ALA’ DEI SARDI: SOS NURATTOLOS, Santuario San Francesco

Mercoledì 04 ottobre escursione n. 16/2023:

ALA’ DEI SARDI: SOS NURATTOLOS, Santuario San Francesco

Programma della giornata:

  • ore 08.45: raduno a Bitti, in piazza Asproni;
  • ore 09.30: raduno ad Alà Dei Sardi all’ingresso del paese, lungo la strada principale e trasferimento in auto per circa 7 km sulla strada che porta al monte che domina il paese; avvio camminata dall’area di sosta ai piedi del sito archeologico
  • ore 13,00 : fine escursione e rientro in auto al Santuario di San Francesco

 Percorso A/R         Durata: circa ore 3.00   Grado di difficoltà:T (turistico) (che cosa significa?). lunghezza percorso: circa 4 km, dislivello: 200 m,  altitudine minima: 940 m, altitudine massima: 1084 m.

Per esigenze organizzative è richiesta l’adesione entro domenica 30 settembre.

Si consiglia l’uso di scarponi da trekking in quanto il fondo di calpestio risulta sconnesso in qualche tratto. Mercoledì 4 ottobre ricorre la festa di San Francesco. In accordo con i priori, da noi contattati, sarà possibile unirci ai novenanti partecipando al pranzo comunitario.  In onore al Santo potremo contribuire alle spese  conviviali con una quota ciascuno da definire sul posto.      

Chi vuole potrà seguire la Santa Messa nel pomeriggio.

 Si consiglia di portare nello zaino oltre all’acqua una piccola scorta di frutta.

Cosa andiamo a vedere:    “Il complesso nuragico di Sos Nurattolos, scoperto circa quarant’anni fa, è costituito da una fonte sacra, da un piccolo tempio a megaron, e da alcune capanne, ed è databile tra il 1600 e il 900 a.C. La fonte sacra, situata all’interno di un cortile circolare di forma irregolare dotato di accesso laterale a gradini, è caratterizzato da una pianta rettangolare con facciata in antis, cella principale con panche in muratura alle pareti e vano del pozzo circolare con copertura a tholos ancora intatta, mentre il retro è absidato. All’interno del cortile troviamo anche una capanna circolare in muratura, probabilmente un locale di servizio relativo alle attività cultuali.
Continuando a salire verso il tempio a megaron, si trova una grande capanna circolare dotata anch’essa di un vano rettangolare di ingresso prospicente alla camera circolare.    Infine si giunge al tempio a megaron, con pianta rettangolare a pareti laterali aggettanti (ad ante) sia sulla facciata principale che sul retro e che conservano ancora oggi un’altezza notevole. Il tempietto è circondato da un recinto ellittico che include anche una struttura muraria costituita da due ambienti circolari tangenti, uno inscritto dentro l’altro, che forse si possono interpretare come i recinti dove stavano gli animali da sacrificare, o il luogo dove si consultavano gli oracoli: infatti essi potrebbero simboleggiare la coppia divina Sole-Luna durante un’eclissi parziale di sole, (qualcosa di simile si trova anche vicino al nuraghe Sant’Antine a Torralba). Questo tempio a megaron, anche se di piccole dimensioni, trova un confronto stringente nel maggiore esempio del tipo in Sardegna, Sa Domu de Orgia ad Esterzili (NU), anch’esso circondato da un recinto ellissoidale. Vicinissima al tempietto c’è una costruzione circolare, non una capanna ma probabilmente un altro ambiente adibito al culto. Nelle vicinanze è stata trovata anche una grande capanna dotata di un sedile alla base della parete, come quelli posti nelle cosiddette “Capanne delle riunioni” (ad esempio a Santa Cristina di Paulilatino (OR))” .